La piattaforma JVF – Jewelry Virtual Fair diventa ancora più potente: funzionalità implementate, possibilità di vendere e acquistare gioielli in tutto il mondo, condivisione di notizie e nuove opportunità
Da social a business. Nel 2018 la piattaforma Jewelry Virtual Fair (Jvf) si trasforma e diventa ancora più potente. Gli utenti possono utilizzarla come il più classico dei social network, ma anche creare il profilo espositore, pagine dedicate alle diverse attività, schede prodotto con gallerie fotografiche e video. Su JVF, infatti, si possono acquistare e vendere – nello showroom virtuale – i gioielli in tutto il mondo, condividere notizie e tendenze di mercato, mantenere contatti profilati, essere aggiornati sulle fiere e sugli eventi di settore, segnalando la propria partecipazione.
VERSO L' E-COMMERCE
JVF apre a nuove opportunità, è una forma di rete di impresa che investe in visibilità, promozione e funzionalità per gli iscritti, mettendo a vantaggio di tutti un valore che sarà sempre maggiore. Ed è innovazione, sostegno ai piccoli produttori e allineamento agli standard del mondo digitale. Ma non è ancora un vero e proprio e-commerce, che arriverà nei prossimi mesi. È invece “più simile a uno showroom, dove chi è interessato all’acquisto viene messo direttamente in contatto con il produttore”, racconta Leonardo Marcon, Ceo di JVF.
COINVOLTI OLTRE 100 PAESI NEL MONDO
Nella versione 1, quella esclusivamente social, JVF è arrivato a includere quasi 2.500 aziende in oltre 100 Paesi nel mondo. Con la nuova release “ci aspettiamo un’ulteriore crescita, anche grazie alle attività di promozione sostenute nel 2017 durante le fiere di settore e agli accordi di collaborazione con i partner internazionali in Thailandia, Russia, America e Turchia. A breve – rivela Marcon – partirà una nuova campagna informativa e un’attività di formazione per rendere lo strumento accessibile anche a chi è meno esperto del mondo digitale, insieme ad attività di crowdfunding per finanziare i designer e produttori”. E continuare a stimolare l’innovazione.
by Camilla Zanetti